Archetipi

UN VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI

Le immagini del Mondo senza tempo

„Gorgoni, Idre, Chimere e le orrende storie di Celeno e delle Arpie si possono ricreare nel cervello della superstizione: ma sono esistite prima. Sono trascrizioni di Archetipi sono in noi, e che sono eterni… Questi terrori non nascono col corpo, ma prima del corpo, e senza il corpo esisterebbero ugualmente… Se potessimo spiegarli, sapremmo finalmente qualcosa sulla nostra condizione preumana, e uno spiraglio si aprirebbe sul fittissimo buio della preesistenza.“

[Charles Lamb]

“Archetipo”. Una parola roboante, che può intimorire; eppure un concetto molto semplice, che intuitivamente conosciamo benissimo. Applichiamolo alle persone: pensate ad esempio ai diversi caratteri delle favole o delle storie. Il sovrano, potente e imponente; l’antagonista, oscuro e vendicativo; la giovane donzella da salvare, contrapposta alla giovane indipendente cacciatrice; il principe, bello e impossibile; la megera, spaventosa ma saggia; l’aiutante magico, comico e multiforme… Vi sarà sicuramente capitato di associarli alle persone che popolano la vostra vita, dacché riconoscete in loro caratteristiche che ve li ricordano, un po’ per il loro aspetto, un po’ per il loro ruolo o comportamento: ecco che avete già giocato con gli Archetipi.

Gli Archetipi sono immagini del mondo, vibranti, piene di vita. Sono i numeri di cui si compone la matrice, detto in ‘matematichese’. Sono vivi perché quando perdono energia, quando diventano vuoti schemi, si trasformano in stereotipi, e allora diventano prigioni. Per questo è bene conoscerli, nei loro lati oscuri e lati luminosi, per poterli dominare e portare all’evoluzione dentro di noi, rischiarati dalla luce della consapevolezza.

In molti studiosi e pensatori hanno indagato gli Archetipi, applicati a diversi campi della conoscenza. Di tutti, Jung è probabilmente il più illustre: egli definì l’Archetipo come modello di comportamento istintuale contenuto nell’inconscio collettivo (ossia nella memoria universale condivisa dagli esseri umani, quell’insieme di esperienze comuni e comportamenti appresi che poi compongono l’evoluzione della specie).

Cercare di afferrare gli Archetipi nella loro purezza è come tentare di osservare Dio a occhio nudo: assai arduo. L’Archetipo si intuisce trasversalmente, osservando le forme in cui si incarna. Ecco perché ci serve uno schema di riferimento, e lo schema adottato è l’osservazione delle Divinità Greco-Romane, il lavoro forse più chiaro di applicazione degli Archetipi alla realtà circostante compiuto dall’uomo in età antica.
Gli Dèi sono stati creati dall’uomo mediante l’osservazione dei fenomeni circostanti, ma al contempo di fatto essi hanno creato l’uomo poiché ne rappresentano i ‘mattoncini’ strutturali, le forme che l’essere umano assume nella sua varietà. Questi ‘tipi’ sono antichi, ma tutt’oggi validi e vivi nel tessuto della nostra società: cambiano i tempi, ma non l’essere umano.

Siete curiosi di scoprire a quale Archetipo appartenete? Venite a scoprirlo!

LE 8 BASI ARCHETIPICHE

I Prototìpi

GLI ARCHETIPI DERIVATI

I Metatìpi

UNA LETTURA PIÙ APPROFONDITA

La Carta Archetipica

La nostra complessità e unicità non può essere esaustivamente descritta da un solo tratto.
Ecco che in ambito archetipico viene in nostro supporto uno strumento tramite il quale completare il quadro che ci possa descrivere nella maniera più particolareggiata possibile: la Carta Archetipica.

Oltre all’Archetipo che ci rappresenta profondamente, vi sono tutta una serie di altri che provengono ad esempio dai condizionamenti esterni, o che si palesano in determinate aree della nostra vita; fino ad arrivare a quei caratteri che neghiamo e rifuggiamo vigorosamente: la nostra Ombra

Scopriamo insieme come comporre una Carta Aerchetipica.